Tricologia

La Dottoressa Elisabetta Sorbellini si occupa della prevenzione e del trattamento della caduta dei capelli e delle problematiche ad essa correlate, partecipando a studi e ricerche per la ricerca delle migliori tecniche e cure finalizzate a contrastare le patologie da caduta dei capelli.

La Dottoressa Sorbellini ha contribuito, insieme al Dottor Fabio Rinaldi con cui ha lavorato per oltre 25 anni, alla realizzazione di alcuni dei più importanti ed efficaci prodotti impiegati nella cura della calvizie, nelle sue diverse forme.

La costante ricerca e la forte volontà di trovare terapie in grado di combattere la calvizie con sempre maggior efficacia ha portato lo Studio Sorbellini ad essere punto di riferimento internazionale nel trattamento con PRP - Plasma Ricco di Piastrine, cura dermatologica rigenerativa che permette di ottenere la ricrescita dei capelli e un aumento della loro densità nell’80% dei casi.

TUTTI GLI STEP DELLA

VISITA TRICOLOGICA

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ANAMNESI

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ANALISI STRUMENTALE

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ESAME OBIETTIVO

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DIAGNOSI E TERAPIA

La visita tricologica ha lo scopo di valutare la salute del capello e del cuoio capelluto, individuando eventuali anomalie.
Attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo e l’esame strumentale di cute e capelli, i dermatologi specializzati in tricologia dello Studio Sorbellini hanno la possibilità non solo di curare gli stati infiammatori e patologici del cuoio capelluto, ma anche di rallentare il processo di caduta dei capelli in alcuni casi specifici.

La visita tricologica si compone di vari momenti:

  • la prima fase è l’anamnesi del paziente, attraverso la quale lo specialista raccoglie una serie di informazioni personali e familiari che riguardano la storia clinica, le abitudini alimentari, la regolarità del sonno, lo stile di vita etc…

  • In seguito, si passa all’esame obiettivo dello stato del cuoio capelluto e dei capelli e all’esame strumentale. In un primo momento si analizza la presenza di segni clinici macroscopici indicativi di un'eventuale patologia del capello o del cuoio capelluto, attraverso l’esplorazione e test manuali; in un secondo momento si effettua una dermatoscopia in epiluminescenza del cuoio capelluto ovvero una valutazione digitale che rileva il diametro medio dei capelli, la densità locale etc.

  • Eseguita la visita e gli accertamenti necessari, viene emessa una diagnosi e prescritta una terapia. In alcuni casi vengono prescritti accertamenti ematochimici per indagare eventuali concause alla base del problema.

  • La visita si conclude con l’individuazione di una data per il successivo controllo (follow up).

    Durante la prima visita, il medico scatta una fotografia digitale globale del cuoio capelluto e dei particolari, che verrà utilizzata per monitorare l'efficacia della terapia e sarà quindi valutata nei successivi controlli.

  • Quanto dura una visita?
    Una visita dermatologica presso lo Studio Sorbellini dura mediamente 30-40 minuti.
    Cosa portare alla visita

    Ogni paziente è invitato a portare alla visita:

  • eventuali esami clinici effettuati su richiesta del proprio medico curante e altri esami inerenti che siano stati precedentemente effettuati;
  • eventuali esami del sangue recenti, anche se eseguiti per altri motivi;
  • una nota con il nome degli eventuali farmaci assunti quotidianamente;
  • Non è necessario lavare i capelli prima della visita.

    SCOPRI

    COME CONTRASTARE

    LA CADUTA DEI CAPELLI

    La calvizie si può risolvere.

    Quando si parla di calvizie, infatti, si tende ad associare tale patologia all’irrimediabilità, ma non è corretto.
    Soprattutto se presi per tempo, infatti, i diversi tipi di alopecia che causano la calvizie possono essere fronteggiati con efficacia. E anche in questo caso, la prevenzione della calvizie è senza dubbio un tassello fondamentale per la buona riuscita della cura.

    Come per le anomalie della cute, anche le anomalie del capello sono facilmente visibili se si presta loro la dovuta attenzione.

    • Occhio dunque al cuscino e al pettine, per vedere se con costanza si notano numerosi capelli caduti.
    • E occhio naturalmente alla propria chioma e al cuoio capelluto se si notano indebolimento, diradamento, secchezza o prurito.

    In tutti questi casi, è senz’altro consigliato rivolgersi ad un dermatologo esperto in tricologia, perché le varie forme di caduta dei capelli, soprattutto se prese per tempo, possono essere curate come mostrano le immagini qui sotto:
    I NOSTRI

    TRATTAMENTI E TERAPIE

    TRICOLOGICI

    PRP e PRF

    Di cosa si tratta?
    Il PRP è il concentrato di piastrine di prima generazione, in una piccola quantità di plasma.

    Il PRP si ottiene da un prelievo di sangue intero, che viene centrifugato per la separazione delle cellule.

    Il plasma derivato contiene alte concentrazioni di proteine delle piastrine: i fattori di crescita, che sono sostanze capaci di stimolare la:
    • PROLIFERAZIONE DELLE CELLULE
    • LA LORO DIFFERENZIAZIONE
    • IL RIMODELLAMENTO DEL DERMA
    • LA CRESCITA VASCOLARE

    E' RAZIONALE usare i fattori di crescita piastrinici per la cura dei capelli perchè:
    • Mantengono e prolungano la fase di crescita (anagen) nella Papilla Dermica (parte più profonda del bulbo)
    • Riducono la produzione di radicali liberi e di conseguenza la morte delle cellule, bloccando il processo di assottigliamento dei capelli
    • Stimolano la ripresa dell’attività delle cellule staminali “addormentate” e quindi la potenziale ricrescita
    • Hanno una forte azione di controllo dell’immunità

    Il PRP presenta punti di forza e punti di debolezza. Vediamoli insieme.

    I punti di forza del PRP sono:
    • La maggioranza degli studi riportati in letteratura dimostra risultati eccellenti in campo tricologico con un significativo aumento della densità e del diametro dei capelli.
    • Alcuni dei fattori di crescita del plasma (VEGF8 e PDGF4) facilitano la vascolarizzazione intorno al bulbo con una crescita di nuovi follicoli per diretta stimolazione delle cellule staminali.

    I punti di debolezza del PRP si possono riassumere nei seguenti due:
    • Il PRP rilascia i fattori di crescita in modo veloce e temporaneo
    • Sono necessarie più sedute per ottenere e mantenere il risultato

    Che cos’è il PRF (Plasma Ricco di Fibrina in forma iniettabile)?
    Il PRF è un concentrato piastrinico di seconda generazione. Si differenzia dal PRP per l’assenza di anticoagulanti nelle provette di prelievo e per la centrifugazione del sangue a bassa velocità per mantenere l’integrità delle cellule.
    Il PRF contiene un misto di piastrine, globuli bianchi, cellule staminali e fattori di crescita.

    Studi comparativi sul PRP e il PRF dimostrano che:
    • Il PRP rilascia i fattori di crescita in modo veloce
    • Il PRF forma una rete di fibrina che intrappola i fattori di crescita e li rilascia in maniera più graduale e continua, così come trattiene i globuli bianchi che rilasciano fattori di crescita aggiuntivi
    Piastrine e globuli bianchi insieme sono essenziali per l’innesco efficace del processo di rigenerazione cellulare. Quindi PRP e PRF iniettabili agiscono in maniera sinergica!

    L'intervento medico professionale che nasce dalla sinergia tra PRP e PRF è il TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE OTTENUTE DALL’UNITÀ FOLLICOLARE:

    E’ un moderno approccio della medicina e dermatologia rigenerativa che utilizza cellule cutanee dell’epidermide interfollicolare (ESCS) per il loro effetto rigenerativo nelle ulcere croniche, ustioni, vitiligine, melanoma, invecchiamento cutaneo e diverse patologie della pelle e dei capelli.

    Grazie al Trapianto Autologo di cellule ottenute dall'unità follicolare:
    • Le cellule staminali epidermiche (EPISCS) e le cellule cutanee progenitrici (DKPD) sono in grado di ricostruire, dopo il loro impianto, follicoli piliferi funzionali.
    • Il dialogo tra cellule staminali dell’epidermide (EPI-SCS) e del derma (Skps) è fondamentale nella genesi del nuovo follicolo pilifero.
    • Il trapianto delle proprie cellule derivate dal follicolo pilifero darebbe origine a nuovi follicoli.
    • Il PRP e il PRF servono come matrice di supporto per le cellule staminali e per il loro potente effetto terapeutico.

    TERAPIA CELLULARE

    Di cosa si tratta?
    COS’È LA TERAPIA CELLULARE
    La Terapia Cellulare è una particolare terapia, del tutto priva di rischi ed effetti collaterali, che si basa sulla tecnica della Sospensione Cellulare Autologa (SCAut), cioè sul prelevamento di cellule dal paziente stesso. Negli ultimi anni, questa tecnica ha permesso di affrontare la cura di molte patologie in modo più diretto ed efficace.
    L’impiego della Sospensione Cellulare Autologa in dermatologia risale già ad alcuni decenni fa, principalmente per la cura delle ulcere cutanee croniche.
    La nostra esperienza è iniziata nel 1995, utilizzando colture di cellule cutanee autologhe per il trattamento delle ulcere del “piede diabetico” (dimostrando un risultato terapeutico in più nel 70% dei pazienti trattati) e della vitiligine con l’applicazione di melanociti autologhi.
    L’uso delle proprie cellule e dei fattori di crescita in esse contenuti è alla base della Medicina rigenerativa (Plasma Ricco di Piastrine), che è diventata ormai una terapia consolidata ed efficace. Con la Terapia Cellulare facciamo un ulteriore passo in avanti.
    La più recente ricerca scientifica ha dimostrato che una sospensione di cellule autologhe della pelle trattate in modo da ottenere un’alta concentrazione di fattori di crescita dei cheratinociti e cellule staminali epidermiche, dermiche e del follicolo pilifero ha la capacità di stimolare e attivare i bulbi dei capelli.

    QUALI CELLULE PER LA SOSPENSIONE AUTOLOGA
    Le cellule più importanti dell’epidermide (1), i cheratinociti, fanno in modo che la pelle sia sempre integra. I fattori di crescita rilasciati dai cheratinociti regolano appunto la loro crescita.
    Alcuni cheratinociti hanno la funzione di cellula staminale, da essi infatti si riproducono le cellule figlie. Le cellule staminali della pelle sono le stesse che generano la formazione di nuovi bulbi dei capelli.
    La Terapia Cellulare stimola la formazione di nuove cellule della pelle e dà inizio alla stimolazione della fase di attività dei bulbi dei capelli (anagen). La sospensione cellulare autologa contiene una popolazione di cellule cutanee tra cui i cheratinociti basali, le cellule staminali cheratinocitiche, i fibroblasti, le cellule di Langherans e i melanociti.
    Da una biopsia di 6 mm si ottiene una sospensione di cellule sufficiente a trattare un’area di almeno 5 cm2.

    QUANDO È INDICATA LA TERAPIA CELLULARE
    L’uso della Terapia Cellulare (e della sospensione autologa che ne è alla base) è indicata quando si vuole ottenere una attivazione di cellule della pelle e dei bulbi piliferi. E' quindi indicata nella cura di:
    • Vitiligine
    • Alopecia androgenetica
    • Alopecia areata
    • Alopecia cicatriziale
    • Cicatrici atrofiche
    • Ulcere cutanee
    Come i fattori di crescita contenuti nel PRP, la stimolazione con i fattori di crescita epidermici e delle cellule staminali epidermiche “ripara” la mancanza di attività delle cellule affette dalla patologia. Si tratta di una delle espressioni più avanzate di medicina rigenerativa.

    L’EFFETTO DELLA TERAPIA CELLULARE SUI CAPELLI
    La sospensione autologa della Terapia Cellulare stimola i bulbi dei capelli a iniziare e mantenere la fase di attività (anagen), durante la quale il follicolo cresce, aumenta il suo diametro, forma il fusto del capello e lo fa allungare. In pratica regola l’orologio biologico del ciclo del capello, per mantenere il più a lungo possibile la fase di vita.
    I fattori di crescita e le cellule staminali epidermiche, però, sono anche in grado di stimolare la formazione di nuovi bulbi dei capelli a partire da cellule staminali presenti nella pelle, ma inattive.
    • Nella Alopecia androgenetica questo determina una diminuzione della caduta dei capelli, un aumento del diametro dei bulbi e dei fusti, la crescita di un numero variabile di nuovi capelli.
    • Nella Alopecia areata questa terapia ha un’azione di controllo della risposta immunologica e di stimolazione della ricrescita dei capelli.
    • Nella Alopecia cicatriziale da lichen plano pilare la terapia con la sospensione autologa svolge una potente azione antinfiammatoria e di riparazione della cute cicatriziale. Là dove il danno non è ancora irreversibile, può dare una parziale ricrescita di capelli.

    QUAL È IL PROCEDIMENTO?
    • Si fa una piccola quantità di anestesia locale (lidocaina cloridrato, 2 cc).
    • Dopo pochi minuti si preleva, nell’area anestetizzata, uno o più frustoli di cute dal cuoio capelluto con uno strumento apposito (punch). Il prelievo di pelle richiede punti di sutura, normalmente non dà sanguinamento. La superficie totale della biopsia è di 4 mm, per 4 prelievi in regione occipitale.
    • La guarigione di questa parte avviene normalmente in 7 giorni circa. Non sono necessari antibiotici per bocca. Vengono messi punti di sutura riassorbibili.
    • I campioni di pelle vengono trattati in una soluzione enzimatica sterile (tripsina), quindi viene fatto passare in soluzione tampone di lavaggio con un preciso protocollo. Alla fine di tutti i passaggi si ottiene una soluzione liquida contenente la sospensione delle cellule staminali epidermiche e i fattori di crescita contenuti liberati dalle cellule stesse di cute prelevata. Questa fase di preparazione dura circa 45 minuti
    • La soluzione ottenuta viene aspirata in una siringa sterile, e iniettata direttamente nella zona da trattare con microiniezioni.
    • Infine, si lavano i capelli e si effettua la fototerapia con una lampada LED per ridurre l’eventuale gonfiore e aumentare l’effetto dei fattori di crescita rilasciati dalle cellule.

    CI SONO EFFETTI COLLATERALI O RISCHI?
    La sospensione cellulare autologa è priva di rischi di effetti collaterali e non può dare reazioni allergiche o avverse trattandosi di cellule proprie del paziente.
    È però da tenere presente che:
    • Si potrebbe avvertire una sensazione di prurito leggero durante il processo di guarigione nei punti di biopsia.
    • Si può avvertire un senso di modesto dolore al cuoio capelluto per 2 ore circa dopo l’intervento per le iniezioni praticate e nei giorni successivi potrebbe verificarsi gonfiore della fronte.

    CI SONO CONTROINDICAZIONI?
    Le controindicazioni assolute sono dovute a difficoltà note di guarigione delle ferite (diabete, malattie metaboliche, assunzione di corticosteroidi), oppure alla gravidanza e all’allattamento.
    Non ci sono controindicazioni date dalla sospensione di cellule autologhe, essendo cellule del proprio corpo.

    COSA SUCCEDE DOPO IL TRATTAMENTO?
    Le iniezioni della soluzione cellulare nel cuoio capelluto lasceranno micro-ponfi del liquido iniettato che saranno presenti per circa 4 ore (nel 13,2% dei casi i ponfi si riassorbono dopo 24 ore). Non rimane invece alcuna evidenza visiva del trattamento.
    Per circa 4 ore dopo il trattamento può rimanere una leggera dolenzia in qualche area del cuoio capelluto, che si risolve spontaneamente senza necessità di farmaci.

    PERCHE’ SERVE LA TERAPIA DERMODINAMICA®?
    Le radiazioni luminose a bassa intensità della terapia Dermodinamica® stimolano l’attività delle cellule del bulbo dei capelli e della pelle in modo molto efficace e veloce. La fotodinamica, su cui si fonda la Dermodinamica®, accelera il processo di ricrescita cellulare dei capelli.

    DOPO QUANTO TEMPO SI VEDONO I PRIMI RISULTATI?
    I fattori di crescita e le cellule staminali epidermiche, svolgono un lavoro di stimolazione graduale, che si comincia a notare dopo 3-6 mesi dal trattamento.